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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

02 - 04 - 2017

4:35 am - Syria Ormai ha smesso di contare i giorni che passa lì a liberarsi della perenne patina di sabbia e polvere che gli riempie la bocca e i polmoni. Andare a stanare i piccoli ratti di Al-Queda  ha pure perso di quel fascino macabro che lo aveva spinto ad accettare la missione di buon grado, pur di fare il culo a qualche terrorista. Lui però di terroristi non ne ha visti ancora. Continuano a rassicurarli che ogni bombardamento ne spedisce al creatore qualcuno ma poi si legge sui giornali che a crollare è stata una scuola, oppure un ospedale. E allora smetti di leggerli i giornali che se no la guerra non la puoi fare. In branda, con le piastrine che gli segano il collo perchè pesano più che mai, si sta sfogliando una delle sue riviste preferite. Le muscle car americane gli mancano come l'aria e guidare gli hummer non è la stessa cosa, per quanto i Black Hawks siano una figata pazzesca da pilotare, non diversamente dagli Apache, il rombo del motore di una Shelby ti apre ...

29 - 03 - 2025 (bis)

Calpesta i lastroni sconnessi del marciapiede davanti al vialetto della sua vecchia casa da almeno cinque minuti, finendo " l'ultima sigaretta prima di entrare ". Gli occhi azzurri rincorrono i profili delle finestre, sbirciando le sagome che corrono avanti e indietro e alla fine sbucano nel giardinetto sul retro, un cubicolo di qualche metro per uno sputo, ma abbastanza per poter allestire una cavolo di festa per bambini. I palloncini si notano dallo steccato, galleggiare inerti e colorati. Tira su col naso, premendo sul tallone per evitarsi di puntellarlo, ruotare su sè stesso ed andarsene. Passa il palmo sudaticcio della mano sulla camicia a righe azzurre, per poi soffiare dal naso e passarsi una mano sulla faccia. La barba non c'è più, come ha comandato l'arpia. Il pacchetto che regge nella mancina è incartato alla bene meglio, niente fiocco, niente bigliettino, semplicemente carta riciclata da qualche altro regalo, tutta spiegazzata e con i segni dello scotc...

29 - 03 - 2025

Il televisore tenuto basso continua a martellargli le meningi con la storia delle elezioni presidenziali. Chiacchiera riguardo un tentativo di aggressione a qualche stronza che probabilmente se l'è pure cercata. Le vacche con la gonna stretta e i tacchi alti che scalano i gradini del potere a suon di lavoretti di bocca sotto le scrivanie gli sono sempre state antipatiche. Il cellulare sul tavolo vibra per la quarta volte e gli occhi stanchi lo inchiodano con la stessa furia con cui vorrebbe scagliarlo fuori dalla finestra. La testa pulsa, i resti rugginosi in gola di una serata che ha dimenticato dopo l'ultimo scambio di sms con Jody.   - Ha una figlia. Fuck me. Si lamenta, facendo cigolare pesantemente la sedia su cui è appollaiato, in boxer e canottiera intento a litigare con la ciotola dei cereali. La casa è un macello, dovrebbe anche mettersi in animo di pulirla ma appena ci pensa gli sale alla mente la voce del vecchio che gli ricorda come quello sia lavoro da femmin...